Molino Grassi Magik Basket – Giardini Margherita Bologna 81-61

Parziali: 19-14; 36-28; 54-37

Molino Grassi: Angella 2, Pedron 7, Afolabi 2, Malinverni N., Chiozza, Colonnelli 10, Malinverni L. 6, Paulig 18, Brogio 11, Marletta 3, Antozzi 10, Diemmi 12. All.re: Donadei

Giardini Margherita: Fanelli 9, Minghetti, Bernabini 3, Morra Ja. 2, Riguzzi N. 28, Mondini 4, Nguesso 3, Riguzzi F. DeSimone 2, Argenti 3, Artese 5, Mastropieri 2. All.re: Morra Jo.

Sono le 22.13 di giovedì 9 giugno 2022 quando suona la sirena che sancisce la fine di gara2 della finale playoff del campionato di serie D. Una serata che rimarrà nella storia della Magik Basket e della pallacanestro parmigiana: dopo vent’anni infatti la Magik torna in serie C. E lo fa al termine di una stagione che non si può definire certamente tranquilla, iniziata con la sconfitta a San Giovanni in Persiceto che faceva presagire che il girone non sarebbe stato una passeggiata. I pronostici sulla “carta” dicevano che la squadra era competitiva ma si sa che spesso ciò che è scritto sulla carta lì vi rimane e non sempre le squadre favorite riescono a reggere la pressione.

Il passo falso all’esordio è seguito da un filotto record di successi consecutivi tra cui la grande partita giocata a Modena (53-83) e la super rimonta nel derby con PBP (dal 27 a 10 di fine primo quarto al 62-76 finale), ma sempre al termine di partite nelle quali gli avversari hanno sempre dato filo da torcere.

Arriva dicembre e la prima gioia proviene da “fuori campo”: il 2 dicembre infatti diamo il benvenuto alla piccola Gaia Diemmi, una gioia che vale più di una vittoria! Poi si festeggia sul campo con due affermazioni sofferte ma fondamentali, in una trasferta complicata a Novellara (pirotecnico 36-51) e poi in casa contro la sempre ostica Vignola (77-71). Si va alla pausa natalizia nell’attesa dello scontro diretto con l’inarrestabile Vis Persiceto, che nel frattempo non ha mai perso un colpo.

Ma ancora una volta a fermare tutto è il Covid, che costringe alla sospensione dei campionati sino a Febbraio. Si riprende il 13 Febbraio ed al PalaMagik arriva la pericolosa Modena, che infatti arriva ad un passo dalla vittoria (67-65): in rimonta la Magik conquista due punti che si riveleranno preziosissimi per il cammino biancoblu. Questo è l’inizio di un tour de force che vede Diemmi e compagni giocare 5 partite in 15 giorni, con tanti turni infrasettimanali a rendere le cose più difficili. Ed infatti dopo la “battaglia” con LaTorre (71-82 con Magik quasi sempre ad inseguire) e la larga vittoria su PBP (84-58), ecco il passo falso (60-59), a Cavriago, con un canestro allo scadere che interrompe la striscia di vittorie consecutive a 12. Pronto riscatto a Castelfranco (primo tempo da favola nel 58-71 finale) e contro una “in formissima” Novellara (79-62).

Ora che gli sforzi di tante partite si fanno sentire, ecco che iniziano a verificarsi una serie di problematiche fisiche, anche piuttosto serie, che a ruota colpiscono uno dopo l’altro i ragazzi di coach Donadei. E proprio nel momento in cui arriva ospite al PalaMagik la Vis Persiceto, nella partita dove ci si gioca il primato del girone: missione quasi impossibile che infatti termina con una sconfitta (60-81) ed il conseguente addio alle speranze di primo posto. Con l’infermeria piena, il resto della squadra risponde presente e la vittoria di orgoglio a Podenzano (63-80) certifica il secondo posto, anche se poi arrivano due sconfitte di fila con Vignola (71-64) e Reggiolo (43-61), nell’attesa di recuperare tutti in vista dei playoff.

Inizia finalmente la seconda fase: primo turno che vede la Magik accoppiata con la Benedetto Cento, squadra giovane e volenterosa che però sbatte contro la maggior esperienza e fisicità dei parmigiani che passano 2 a 0. L’ostacolo in semifinale si chiama Pallacanestro Budrio e si dimostrerà un osso veramente duro: in gara 1 i bolognesi strappano vittoria (60-69) e fattore campo e mettono la Magik con le spalle al muro

Nella bolgia di Budrio però, Diemmi e compagni non si fanno intimorire e pareggiano la serie (54-65) con una prestazione solida e attenta che spegne l’entusiasmo dei padroni di casa e riporta la serie a Parma. E’ “win or go home” ed in un PalaMagik caldissimo Budrio fa tremare parecchio i padroni di casa che però non perdono la lucidità e da vera grande squadra, nel finale di gara, si conquistano con forza il diritto a giocarsi la finale (84-73).

Secondo pronostico, a contendere la C-Silver alla Molino Grassi sono i bolognesi degli storici Giardini Margherita, primi nel girone C al termine della regular season e imbattutti nei playoff, che quindi hanno dalla loro il fattore campo. Ma in gara 1 la Molino Grassi si presenta concentrata e intensa come mai prima d’ora e sfodera una prestazione di squadra memorabile, la migliore della stagione, guadagnandosi il match point casalingo con un perentorio +31 (55-86).

E si arriva quindi a questo giovedì 9 giugno: il colpo d’occhio delle tribune del PalaMagik è semplicemente mozzafiato: non si poteva non regalare una soddisfazione ad un pubblico così caloroso, sempre vicino alla squadra per tutto l’anno e durante i playoff specialmente. Il divario di gara 1 poteva far abbassare il livello di guardia ai biancoblu ma questa è una finale, e in questi casi nessuno regala nulla a nessuno.

Resta in sostanziale equilibrio la prima parte del match, con i Giardini Margherita guidati da Fanelli e da Riguzzi N. e la Magik che resta appaiata convertendo i tanti viaggi in lunetta (con percentuali ottime a differenza di gara 1). Nel finale di frazione, i canestri di Paulig e Colonnelli provocano il primo mini allungo.

Il copione non cambia nel secondo quarto con Artese, comunque sempre ben contenuto dalla difesa biancoblu, e Riguzzi N., per distacco il più pericoloso dei suoi, che provano a rispondere all’attacco Magik che trova da Antozzi e Colonnelli punti preziosi per mantenere il comando delle operazioni alla pausa di metà gara.

E alla ripresa del gioco la Molino Grassi si compatta ancora di più in difesa, decisa a stoppare ogni velleità di rientro dei Giardini: concede infatti solo 9 punti agli ospiti che vedono gli avversari scappare sul +17 grazie alle iniziative di Malinverni L., ad un ottimo impatto dalla panchina di Pedron e dal solito Brogio, lungo bravo anche a correre il campo e farsi trovare nel pitturato. L’ultimo quarto si parte con la bomba di Paulig ed il canestro di Marletta che rispondono al solito Riguzzi N. ma la rimonta per i bolognesi è quasi impossibile. A prendersi la scena in questo finale è Diemmi che mette il timbro del capitano sulla vittoria con 12 punti che fanno il vuoto. Più il cronometro si avvicina allo zero e più cresce la consapevolezza che la promozione è cosa fatta.

Coach Donadei concede la passerella ai ragazzi in campo, salutati dal pubblico con un’ovazione. Ma il boato più forte è per l’ingresso dei giovani Angella e Afolabi che, come nelle migliori sceneggiature, si tolgono la soddisfazione di segnare gli ultimi due canestri e lasciare il proprio segno nella finale, prima che la sirena sancisca la fine della partita e l’inizio dei festeggiamenti (che dureranno fino a tarda notte ndr) per questa Magica promozione. Spuntano le magliette celebrative, capitan Diemmi viene sollevato per il taglio della retina. Momenti indimenticabili.

Scemata la tensione della partita, c’è spazio per le lacrime, lacrime di gioia per un obiettivo raggiunto al termine di una stagione lunga e faticosa, iniziata presto con i primi allenamenti per ritrovare la forma migliore dopo oltre un anno fermi. Una stagione vissuta con uno “zainetto” bello pesante da portare sulle spalle, nel quale c’era la consapevolezza che quest’anno si doveva arrivare fino in fondo: sia chiaro, nessuno, lo ha mai detto in maniera esplicita, ma tutti, giocatori in primis, sapevano che l’obiettivo era quello. E come si diceva all’inizio, non è mai semplice reggere questo tipo di pressione. Ma con il lavoro, con la caparbietà nell’affrontare e superare i momenti più difficili (dentro e fuori dal campo) e grazie soprattutto alla forza del gruppo, lo “zainetto” è stato portato sulle spalle sino in vetta.

Iniziamo quindi a rendere merito ai protagonisti di questa storica cavalcata vincente. Fare nomi è sempre “pericoloso”, si rischia sempre di dimenticare qualcuno, ma ci provo lo stesso…Un applauso fortissimo, dunque, va in primis a questi ragazzi, ciascuno dei quali ha messo il proprio mattoncino per conquistare l’agognata promozione (in rigoroso ordine di maglia): Ange, Trento, Pela, Afo, Nico, Oz, Simo, Lollo, Dam, Tino, Lele, Pippo, Mike, Giamma. Mi avevano chiesto le pagelle finali ma, sarò banale, si meritano tutti un gran bel 10! Doverosa anche una citazione per i ragazzi dell’under 19 che hanno dato una grande mano durante gli allenamenti nell’arco di tutta la stagione: Ale, Bose, Seba, Tambo così come Cris, Fede e Lodo, senza dimenticare Ciccio, sempre disponibili soprattutto in quest’ultima parte di stagione.

L‘essere arrivati fino in fondo, riuscendo a giocare tante gare così ravvicinate, è merito anche della preparazione atletica: magari i suoi circuiti erano un po’ indigesti ai ragazzi ma alla fine aveva ragione lui. Con le sue famigerate schede ha seguito i ragazzi in ogni momento: applausi anche al Cante, il nostro preparatore!

Va per forza citato lo staff di dirigenti e accompagnatori che ci ha seguito tutto l’anno: grazie a Francesco, GPunto, Marco sempre disponibili e precisi nel supportarci con statistiche, durante le trasferte e sempre prodighi di consigli. Ma anche il resto dello staff dirigenziale e gli altri Magik allenatori hanno sempre supportato la squadra, basti pensare alle coreografie, alle magliette, alla gestione della burocrazia per il covid. E poi tutto il mondo “social” con le foto ed i video del bravissimo Gianpi!

E si arriva allo staff tecnico: l’occhio esperto del Panz pronto a dare preziose indicazioni ed incitare, dai “suoi” under fino ad arrivare ai lunghi, il suo pane. E sempre con la sua voce inconfondibile (e sempre…udibile!). Ad affiancarlo come assistente il sottoscritto, il Q, sempre di corsa, in perenne lotta con gli orari di partenza di Trenitalia, compagno di tante sessioni di tiro coi ragazzi (che alla fine son servite!) e…di tanti semifreddi al torroncino con il capitano. Poi c’è Fabri, prima K, ora il coach e, lasciatemelo dire, uno dei grandi artefici di questa impresa. Lui vent’anni fa era in campo insieme ad un giovane Diemmi: per chi come loro ha sempre e solo indossato la maglia Magik, come Lollo e Nico Malinverni, come Ange, questa vittoria ha un sapore speciale. E Fabri ha sempre dato il massimo e anche di più per non lasciare nulla al caso: per pianificare e preparare allenamenti, analizzare video, proporre nuovi giochi e mille altre cose. Ci sono stati momenti complicati, ma lui ci credeva e la voleva, se la merita tutta questa promozione!

Restando in tema credere e volere…L’ho lasciato per ultimo ma non di certo per importanza: se tutto questo è stato possibile è merito del Pres, Davide Malinverni. Era da anni che sognava questa promozione in C sul campo. Un percorso in crescendo, la finale con la promozione solo sfiorata quattro stagioni fa sino a quella ottenuta quest’anno, in mezzo il Covid che ha complicato tutto; insieme al fidato Niccolo’ nel ruolo di DS-giocatore, un DS che continua ad arricchire il suo “database” visionando partite con sguardo costante alle occasioni che il mercato può offrire, ha sempre allestito squadre competitive, facendo sacrifici non da poco, ma tutto al fine di mettere il gruppo nelle condizioni di esprimersi al meglio. E questo anche grazie ai tanti sponsor, in particolare il main sponsor Molino Grassi, che condivide da sempre con il Pres l’ambizione e la volontà di puntare in alto. Durante i playoff era tranquillo, a suo dire, ed anche in finale lo era, sempre a suo dire: io non ci credo. Sono però certo che la sognasse da tempo, sognava di poter finalmente abbracciare Lollo e Nico per festeggiare la serie C insieme, sentiva che questo era l’anno buono. Festeggiarla al PalaMagik poi è stata la ciliegina sulla torta. E sono ancor più certo che non voglia fermarsi qui…quindi #staytuned e sempre…FIN CHE POSS, W IL BOSS!

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